Lo Yoga del Sogno e i Sogni Lucidi

Tre eccezionali incontri al Centro Lama Tzong Khapa, articolati in altrettanti fine settimana, su un tema che in passato era segretissimo: come coltivare i sogni lucidi, usando le ore del sonno per sviluppare saggezza e liberarci dai problemi della nostra esistenza presente e futura.

Se i nostri sogni sono incontrollati e ci possiedono, carichi di emozioni distruttive, attaccamenti paure ed incubi, diventeranno la nostra realtà. Tuttavia, come insegnano i grandi Lama, chi riesce a controllare i propri sogni riuscirà anche a dominare la propria mente nel bardo per realizzare il “risveglio” in uno stato di coscienza libero dalla sofferenza.

Affinché questo avvenga abbiamo bisogno di maestri qualificati che ci insegnino come usare lo Yoga del sogno e i sogni lucidi, il nostro Centro ve li propone nel ciclo di conferenze del mese di novembre.

Un’occasione irripetibile per tutti gli interessati!

 

31 ottobre e 1 novembre: Yoga Tibetano del sogno

Storia introduzione e pratiche. A cura di Marcello Macini

14 e 15 novembre: Il sogno lucido: sognare sapendo di sognare.

Paralleli tra tradizioni contemplative e moderne neuroscienze. A cura di Francesco Tormen

28 e 29 novembre: Insegnamento di Lama Geshe Jampa Gelek

L’integrazione del sogno con i tre kaya (Dharmakaya, Nirmanakaya e Sambogakaya)

Questa integrazione permette inoltre di analizzare i segni che ci indicano il nostro futuro prossimo,  distinguere i segni positivi o negativi.

 

ORARI

Il sabato pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00 e la domenica mattina dalle 9.30 alle 12.30

Quota corso ad  OFFERTA MINIMA CONSIGLIATA: Euro 110

(comprensiva di tutti e tre gli incontri)

Al Centro sono adottate tutte le misure di sicurezza previste dai decreti Covid 19.

I posti sono limitati e assegnati in ordine di prenotazione. (Danillo cell 348-7011871)

 

31 ottobre – 1 novembre: Yoga Tibetano del sogno

Storia, introduzione e pratiche. A cura di Marcello Macini

“Sogno, morte e bardo” è un passaggio importante nell’acquisizione della conoscenza del Buddhismo tibetano e offre la possibilità di sviluppare tipi di consapevolezze nuove e indispensabili per la cura di se stessi.

Nel buddhismo la morte fisica non determina una fine assoluta dell’esistenza ma manifesta un processo di naturale cambiamento della coscienza che si conclude con una nuova rinascita. Questo processo ha la necessità di essere preparato affinché possiamo esserne protetti e determinare al meglio la direzione della nostra futura rinascita. Vi è un periodo tra le nascite chiamato bardo (bar-do) in tibetano, durante il quale la mente assume un aspetto sottile. Al momento della nostra rinascita la mente si manifesta poi in un aspetto più grossolano. Questo processo è riconducibile a tutte le volte che ci addormentiamo, in quanto la nostra mente ripercorre in forma più leggera gli assorbimenti che avvengono nella morte. Quando poi sogniamo, ciò avviene con un corpo sottile che assomiglia a quello del bardo, quando ci svegliamo abbiamo un aspetto più grossolano che è simile al prendere una nuova vita.

La pratica meditativa dello Yoga del Sonno e dei Sogni permette di riconoscere il parallelismo tra l’andare a dormire, il sognare, lo svegliarsi e dall’altro lato il morire, il bardo e la nuova vita. Fin dall’antichità, nel contesto del Buddismo Tibetano, si è sviluppata molta attenzione verso il sogno lucido tanto da metterlo al centro delle più importanti pratiche meditative e spirituali: si pratica il cosiddetto ‘Yoga Tibetano dei Sogni‘ (in inglese noto anche come dream yoga) che proviene dal Grande Mahasiddha Naropa vissuto nell’XI secolo. Il primo passo è rendersi conto di stare sognando nel momento in cui il sogno si manifesta, è il modo migliore per comprendere il carattere illusorio del sogno, dopodiché si esplora la possibilità di mutarlo secondo i propri desideri. La pratica del sogno lucido consente di capire che i sogni sono illusori ma l’obiettivo più importante è arrivare a comprendere che anche la realtà che noi percepiamo comunemente nella veglia è illusoria. Per andare a un livello più profondo occorre praticare la meditazione all’interno del sogno; questo è il vero Yoga del Sogno. “Yoga” significa “unione”; lo Yoga Tibetano del Sogno ti unisce con il tuo spirito, ti mostra le profondità della tua mente, ti rende in grado di affrontare le tue paure; in questo modo puoi essere lucido in ogni aspetto della tua vita; anche nella veglia sarai libero da limiti, paura, angoscia, dolore, delusione.

Chi pratica lo Yoga Tibetano del Sonno e dei Sogni può arrivare ad un ultimo livello di profondità, quello finale che riguarda la consapevolezza degli assorbimenti psicofisici durante il processo della morte, ottenendo risultati eccellenti per la propria evoluzione interiore.

14 e 15 novembre: Il sogno lucido: sognare sapendo di sognare.

Le potenzialità delle tradizioni contemplative avvalorate dalle scoperte delle moderne neuroscienze. A cura di Francesco Tormen

Il sogno lucido – sognare sapendo di sognare – è un fenomeno noto a molte culture e riscoperto di recente su basi scientifiche. Non si tratta di un’abilità paranormale, ma di una potenzialità che abbiamo tutti e che può essere sviluppata attraverso semplici pratiche, sviluppate dalle tradizioni contemplative e corroborate dagli ultimi decenni di ricerca nel campo delle neuroscienze.

Al di là del grande senso di gioia e libertà che i sogni lucidi regalano, lo sviluppo della consapevolezza onirica dischiude un campo di esplorazione psicologica, filosofica e spirituale virtualmente inesauribile, entro il quale è possibile sondare i livelli più profondi della vita della coscienza, incontrare la molteplicità di aspetti e figure che popolano l’universo interiore, confrontarsi con i propri lati d’ombra, trascendere identificazioni e condizionamenti, e secondo alcune tradizioni persino accedere a piani di realtà che eccedono l’ambito fisico.

28 e 29 novembre: Insegnamento di Geshe Jampa Gelek

L’integrazione del sogno con i tre kaya (Dharmakaya, Nirmanakaya e Sambogakaya)

Ghesce parlerà dell’integrazione del sogno con i tre kaya, Dharmakaya, Nirmanakaya e Sambogakaya. Si parla di questa integrazione per rendere il sogno di grande significato. I grandi yoghi usano il sogno come una pratica. Questa integrazione permette inoltre di analizzare i segni che ci indicano il nostro futuro prossimo, distinguendo i segni positivi o negativi.

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