Scopi e Obiettivi

Scopi e Obiettivi 4
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Organi del Centro 4
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Benvenuti 4
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Il Centro, i suoi scopi, gli obiettivi

Il “CENTRO LAMA TZONG KHAPA associazione per lo studio, la pratica e la diffusione della filosofia e psicologia buddista tibetana” è una libera Associazione di fatto, apartitica e apolitica, con durata illimitata nel tempo e senza scopo di lucro.

L’Associazione ha sede in Zero Branco Via Peseggiana 31 — Treviso.

La sua fondazione è stata attuata da un gruppo di persone con la tutela del dal Ven. Lama Yesce il 5 Maggio 1982 con atto del notaio Enrico Fumo con il nome: Centro Lama Tzong Khapa associazione per lo studio e la pratica della filosofia e psicologia buddista.

L’Associazione riconosce S.S. il Dalai Lama, premio nobel per la pace nel 1989, come suprema autorità del Buddhismo e Lama Thubten Zopa Rinpoce o il successore da lui designato come Direttore spirituale. ln mancanza di designazione o di rifiuto del designato, l’Associazione farà riferimento alle indicazioni di S.S. il Dalai Lama del Tibet o, in mancanza di questo, dal detentore del “trono” di Gaden (detentore della Tradizione di Lama Tzong Khapa) in carica in quel momento. [Art. 1 dello Statuto]

Sul presupposto che il Buddhismo è basato sul principio secondo il quale ogni essere umano ha un illimitato potenziale di evoluzione interiore, che può essere sviluppato e realizzato interamente attraverso specifiche pratiche di meditazione e un modo di vita che si basi sul rispetto degli altri e di se stessi, l’Associazione persegue i seguenti scopi:

  1. lo studio e Ia diffusione della cultura, filosofia, psicologia e tradizione Buddhista Mahayana;
  2. collaborare al mantenimento dell’igiene mentale e del benessere della collettività;
  3. diffondere gli insegnamenti dei Sutra e dei Tantra Mahayana del Tibet, con particolare riferimento ai tre gioielli e alle quattro nobili verità, come sono tramandati nella tradizione di Lama Tzong Khapa.

L’Associazione mantiene rapporti di collaborazione con la “Foundation for the Preservation of the Mahayana Tradition” che opera a livello internazionale per la diffusione e l’insegnamento della pratica spirituale e culturale del Buddhismo e di cui l’Associazione si considera parte integrante intendendo rispettarne le direttive. ln particolare, l’Associazione regola i propri rapporti con la Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana — Italia (Fondazione riconosciuta come ente religioso dallo Stato con Decreto del Presidente della Repubblica il 20/7/99), tramite separata scrittura privata. [Art. 2 dello Statuto]

L’Associazione per il raggiungimento dei suoi fini, intende promuovere varie attività, in particolare: corsi, conferenze, manifestazioni culturali; formazione e mantenimento di una biblioteca a disposizione di quanti vogliano consultarla; corsi di meditazione e ritiri spirituali; corsi comparati di medicina tibetana, orientale e occidentale; corsi di studi pluriennali a carattere parauniversitario; collaborazione con scuole di ogni ordine e grado, università e ricercatori privati per lo sviluppo di un fecondo rapporto tra la psicologia e la filosofia Buddhista e quelle occidentali; incontri a tutti i livelli di studiosi, docenti, professionisti e studenti nei campi relativi alle finalità istituzionali; studio della lingua tibetana, traduzione, stampa di testi originali; pubblicazione e diffusione di audiovisivi, libri e dispense anche con la trascrizione dei corsi promossi dall’associazione in ossequio alle vigenti leggi in materia; pubblicazione di bollettini d’informazione; viaggi e soggiorni a scopo culturale e ricreativo; assistenza agli anziani, agli ex-carcerati e ai carcerati ai sensi dell’art. 17 L. 26/7/975 N.354, ai moribondi, ai tossico-dipendenti, sia attraverso corsi di formazione per le persone che se ne occupano che con l’intervento diretto e la creazione di apposite strutture; promuovere o partecipare ad iniziative a favore della pace nel mondo e per la reciproca comprensione fra le varie religioni; richiedere sponsorizzazioni o contributi; porre in essere attività di natura commerciale in modo subordinato all’attività istituzionale, in conformità alle normative civili e fiscali in vigore per gli enti non commerciali. [Art. 3 dello Statuto]

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